L’essere umano convive con gli animali da almeno 15.000 anni.
Non è questo il contesto in cui risalire alle cause ed all’evoluzione di questo rapporto, che ha conosciuto alti e bassi ma non si è mai interrotto completamente, basta sapere che risale alla notte dei tempi e che recentemente ha assunto sempre più importanza, a mano a mano che la comprensione del rapporto essere umano-animale domestico si è approfondita.
Fino ad arrivare non solo alla conclusione che la presenza di un animale domestico o d’affezione (in inglese ‘pet’) ha un effetto positivo su determinate patologie, ma anche a determinare il modus operandi.
Il termine “pet therapy” fu coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson negli anni ’50-’60.
Con “pet-therapy” viene definito il complesso utilizzo del rapporto essere umano-animale in campo medico e psicologico.
La Pet Therapy si divide in 2 branche
- Animal-Assisted Activities (AAA)
- Animal-Assisted Therapy (AAT)
Animal-Assisted Activities (AAA)
Questo tipo di attività prevede:
- attività svolte con l’ausilio di animali secondo il Centro di collaborazione OMS/FAO per la sanità pubblica veterinaria e l’Istituto Superiore di Sanità
- attività assistite dagli animali secondo l’Istituto Zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise.
Queste attività si pongono come obiettivo primario il miglioramento della qualità di vita di alcune categorie di persone (ciechi, anziani, malati terminali,ecc.).
Si tratta di interventi di tipo educativo/ricreativo, che possono essere effettuati in vari ambienti da professionisti con competenze specifiche, para-professionisti e/o volontari, assieme ad animali che rispondono a precisi requisiti.
Le caratteristiche della pet therapy di tipo AAA
Per ciascuna vista non vengono programmati obiettivi specifici, se non un miglioramento delle condizioni del paziente.
Come per tutte le visite e più in generale per tutte le attività è opportuno raccogliere e conservare dati.
Le visite non hanno un né un decorso né una durata prestabiliti.
Animal-Assisted Therapy (AAT)
Questo tipo di attività prevede:
- terapie effettuate con l’ausilio di animali o Uso Terapeutico degli animali da compagnia (UTAC) secondo il Centro di collaborazione OMS/FAO per la sanità pubblica veterinaria e l’Istituto Superore di Sanità
- terapie assistite dagli animali secondo l’Istituto Zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise.
In questo caso si tratta di una vera e propria attività di terapia (quindi un’attività con caratteristiche ben definite) che é finalizzata a migliorare le condizioni di salute di un paziente mediante il raggiungimento di obiettivi definiti.
Attualmente è una terapia non primaria ma di supporto, che si aggiunge a quelle normalmente messe in atto per un determinato tipo di patologia.
A seconda delle patologie si pone i seguenti obiettivi:
- cognitivi ( miglioramento di alcune capacità mentali, memoria, pensiero induttivo)
- comportamentali (controllo dell’iperattività, rilassamento corporeo, acquisizioni di regole)
- psicosociali (miglioramento delle capacità relazionali, di interazione)
- psicologici in tempo stretto (trattamento della fobia animale, miglioramento dell’autostima)
Animali rispondenti a determinati requisiti come alcune razze di cani come il Labrador Retriever, il bovaro del Bernese e il Pastore Svizzero Bianco) sono parte integrante dei trattamenti contro patologie che alterano le funzioni fisiche, sociali, emotive e/o cognitive e che quindi, più in generale, danneggiano la salute del paziente.
Nonostante le razze indicate sopra sono più predisposte a questo tipo di percorso, fondamentale è come cresciuto il cucciolo in allevamento – come ci conferma anche l’allevamento di Pastore Svizzero Bianco – Lupi di Romagna – la crescita psicofisica in un giusto branco canino e il giusto periodo di ingresso nella nuova famiglia determina il carattere e la sicurezza del cane da adulto.
La presenza di un animale in aggiunta ai trattamenti già utilizzati ne migliora l’efficacia.
Le caratteristiche della pet therapy di tipo AAT
- Individuazione di obiettivi specifici individuali
- Valutazione dei progressi.
La gestione della AAT è affidata a professionisti di sanità umana e della loro attività è parte integrante .
La AAT è finalizzata al raggiungimento di specifici e definiti obiettivi di salute. La AAT deve ricevere l’appropriata documentazione e valutazione.