È vero molte cose da quando siamo piccoli a quando diventiamo adulti vengono ribaltate. Sono molteplici gli aspetti, infatti, vissuti con avversione in età infantile ma che in realtà sono indispensabili per noi e per il nostro equilibrio psico-fisico. Basti pensare al mito dell’igiene orale: c’è qualcuno che conosce qualche infante che non ha mai fatto bizze per lavarsi i denti al mattino o subito dopo i pasti?
Eppure i nostri genitori quando eravamo piccini insistevano, e anche tanto, affinché facessimo ciò: solo da adolescenti, o comunque adulti, ci siamo resi conto di quanto indispensabile sia questa prassi.
Quando pulirsi i denti?
Quando lavarsi i denti è un bel tabù che dovrebbe essere sfatato ma sono tantissime le fonti, le idee e i probabili studi che vengono fatti a riguardo. C’è chi sconsiglia vivamente l’utilizzo dello spazzolino subito dopo i pasti perché si potrebbe rovinare lo smalto dei nostri denti e che quindi sarebbe necessario attendere ben trenta minuti prima di impugnare lo spazzolino; c’è chi invece ritiene indispensabile lavarli immediatamente dopo i pasti perché i batteri presenti nel cibo (in particolar modo nello zucchero) attaccano fin dal principio il dente dal momento in cui viene ingerito.
C’è chi invece ritiene opportuno lavarsi i denti almeno due volte al giorno (mattina e sera ma oggettivamente è l’ipotesi che ha riscosso meno credito) mentre c’è chi sostiene che la perfezione sta nella pulizia fatta per tre volte al giorno (quindi al mattino, dopo pranzo e dopo cena).
È pur vero, comunque, che molte persone passano gran parte della giornata fuori casa a causa di impegni lavorativi: in questi casi consigliamo vivamente di munirsi di pochette all’interno della quale andremo ad inserire il nostro spazzolino e il nostro dentifricio perché volente o nolente, se realmente interessati a farlo, un piccolo spazio temporale lo possiamo pur trovare.
Quale spazzolino scegliere e come usarlo
Fondamentale nella pulizia dei denti risulta essere, più che il dentifricio, la tipologia di spazzolino alla quale decidiamo di affidarci. Premesso che ognuno, in base ai propri denti, ha delle necessità differenti in media viene consigliato l’utilizzo di uno spazzolino con spazzole mediamente dure in maniera tale da poter rimuovere con decisione ed efficacia sporcizie e tartaro vario.
Il movimento, infine, che deve essere sempre congruo alla zona che andiamo a lavare deve esser sempre fatto dalla parte interna del dente verso quella esterna. Esempio: se stiamo pulendo l’arcata superiore il movimento oscillante deve esser fatto dall’alto verso il basso mentre se decidiamo di pulire l’arcata inferiore il movimento deve essere contrario ovvero dal basso verso l’alto.