In una società attenta al proprio sviluppo, soprattutto industriale, per motivi etici e legali è fondamentale affrontare ogni singolo aspetto della produzione e della qualità di essa.
Il riciclo dell’aria per una migliore qualità della vita
Il ricircolo dell’aria in azienda prevede una forte riflessione attorno alla quale implementare sistemi produttivi i quali, sia nel rispetto delle normative vigenti in materia di ambiente di lavoro, che di emissioni di sostanze inquinanti, pongono e focalizzano l’obiettivo attorno alla realizzazione di macchine che si dedicano proprio al ricambio dell’aria interna.
Per essere pratici e fornire esempi esplicativi, consideriamo ambienti di lavoro nei quali le sostanze volatili potrebbero essere fonte di patologie anche serie agli organi addetti alla respirazione.
Consideriamo allora impianti di verniciatura industriale, falegnamerie, carrozzerie, ambienti nei quali la chimica è parte integrante del circuito produttivo con rischi di emissione di sostanze volatili inquinanti se disperse nell’ambiente, patologiche se respirate sia nel lungo che nel breve periodo da parte degli operatori di un ciclo produttivo.
Aziende leader del settore hanno quindi affrontato seriamente la questione relativa al monitoraggio e al riciclo dell’aria grazie a macchinari che tutelano sia legalmente che fisiologicamente la salute generale degli operatori aziendali riducendo al minimo le emissioni, abbattendole sino a rientrare al di sotto dei parametri di rischio.
Nella Brianza che si apre al mercato mondiale, la ditta Nira Instruments, la trovate al portale http://www.nirainstruments.com, si occupa da anni proprio alla qualità della vita aziendale attraverso innovazioni costanti anche in ambito di riciclo dell’aria.
Tutelare il lavoratore e l’ambiente attraverso il monitoraggio e il riciclo dell’aria
Queste considerazioni che hanno focalizzato la nostra premessa, non sono marginali e, nonostante la legge sia ancora alla ricerca di una versione definitiva che stabilisca con precisione i limiti minimi e massimi delle sostanze volatili, finalizzando una ricerca sanitaria anche attraverso organi nazionali di prevenzione delle malattie, molte aziende hanno scelto di puntare direttamente al nocciolo della questione affidandosi a tecnici in grado di stabilire una campagna aziendale che prevenga eventuali condizioni insalubri, dovute alle sostanze volatili immesse nell’ambiente, attraverso diverse tipologie di macchinari.
Innanzitutto ogni ambiente di lavoro, di qualunque dimensione, dovrà dotarsi di un sistema di monitoraggio, attraverso tecnologie che fungono da sentinelle e colgano le minime variazioni nell’aria in presenza di sostanze dannose.
In quei casi il sistema si completa con ulteriori macchinari che intervengono direttamente, attraverso diverse concezioni tecnologiche, per prevenire e abbattere immediatamente possibili incrementi dei volatili dannosi.
Nonostante l’articolo di Legge nr. 15, riferito al Decreto Legislativo 81/2008 sia abbastanza generoso in materia, non ponendo quindi restrizioni rigide ma lasciando una sorta di ‘fattibilità tecnologica’ che lascia un’interpretazione oggettiva all’imprenditore e a chi si occupa di salute pubblica e aziendale, lo scopo di aziende del settore è quello di raggiungere la ‘Massima Sicurezza Tecnologicamente Possibile’.
Un’aspirazione nobile e etica.
Reimmettere aria purificata nell’ambiente consente di abbattere i costi sanitari nazionali
Al di là dei termini di legge non del tutto chiari in alcuni frangenti, è evidente che lo scopo di un’industria moderna, proiettata al futuro, industria che potremmo definire “virtuosa”, l’utilizzo di macchinari che siano monitoraggio e intervento nel filtraggio e riemissione di aria salubre all’intenro di un posto di lavoro sia uno scopo nobile ed etico anche a livello sanitario nazionale.
Ricordiamo sempre che i costi di diagnosi e cura di operatori la cui salute è aggravata da condizioni non salubri sul luogo di lavoro si riflettono sull’economia e sul Sistema Sanitario Nazionale.
Attraverso questi macchinari possiamo davvero abbattere la percentuale di aria non filtrata e potenzialmente pericolosa proprio grazie a sistemi di rilevamento e ionizzazione, quindi immissione di atomi di carica opposta che neutralizzino immediatamente gli atomi derivati da sostanze dannose per l’organismo, supportati da macchinari che si occupino del riciclo e dell’immissione di aria pulita e pregiata dal punto di vista respiratorio.
La tecnologia in questo settore ha compiuto grandi progressi e il sogno della ‘Massima Sicurezza Tecnologicamente Possibile’, non è più utopia.