La forte crisi economica che negli ultimi anni ha devastato l’Italia ha portato sempre più italiani, giovani e meno giovani, a recarsi all’estero per cercare un buon posto di lavoro. Tra le mete più gettonate c’è sicuramente l’Australia. Melbourne è considerata la città più vivibile al mondo e le grandi metropoli come Sidney o Adelaide offrono tantissime opportunità di lavoro che aspettano solo di essere colte. Il costo della vita in Australia è sicuramente più alto ma anche i lavori sono retribuiti in modo migliore rispetto all’Italia e la maggior parte dei cittadini italiani trasferitosi in Australia riescono a svolgere anche tre lavori diversi contemporaneamente. Siete ormai decisi, ci rimuginate già da diverso tempo e pensate che la cosa migliore sia trasferirsi in Australia? Come prima cosa bisogna sapere che per poter lavorare in Australia occorre essere in possesso di conoscenze specifiche perché il Paese è molto selettivo. Inoltre, occorre avere tutti i documenti in regola ed essere in possesso del visto, non ci si può presentare in Australia solo con tanta voglia di fare.
I diversi visti per poter lavorare in Australia
Per poter lavorare in Australia è possibile richiedere diversi tipi di visto, basta individuare quello che è più confacente alle proprie esigenze e alla propria età. Per eventuali approfondimenti su tutti i visti che è possibile richiedere per l’Australia, la dogana e la quarantena è possibile consultare il sito www.visto-austalia.it. Analizziamo ora, nello specifico, i singoli visti che possono essere richiesti per motivi lavorativi.
Il visto Working Holiday Visa o visto 417 che viene rilasciato a tutti coloro che hanno un’età compresa tra i diciotto e i trentuno anni e sono in possesso di un passaporto di determinati Stati, tra cui l’Italia, permette di lavorare a tempo pieno o part-time per tutto l’anno. Una volta scaduto può essere rinnovato però solo da coloro che hanno svolto almeno tre mesi di lavoro retribuito nel settore dell’agricoltura, dell’allevamento o della pesca in una delle fattorie australiane presenti in determinate regioni.
Lo Skilled Visa è invece un visto permanete e per questo motivo è uno dei più ambiti da tutti coloro che sognano di trasferirsi definitivamente nella terra dei canguri. Il primo requisito richiesto per ottenere questo visto è che la professione esercitata rientri nella lista delle professioni più richieste nel territorio australiano e viene rilasciato al raggiungimento di sessanta punti che vengono calcolati prendendo in considerazione il livello d’inglese, le competenze e le precedenti esperienze lavorative.
Il visto Temporary Skills Shortage è un visto temporaneo che permette di lavorare in Australia grazie ad un contratto di lavoro a breve, medio e lungo termine. Per ottenere questo visto è necessario avere una buona conoscenza della lingua e non più di cinquant’anni di età.
Il visto Ens è un visto permanente e parte da un semplice visto temporaneo. Per poter ottenere tale visto sono richiesti determinati requisiti, tra cui:
– il compimento al massimo di quarantacinque anni d’età;
– tre anni di esperienza in uno dei settori lavorativi previsti nella lista Mltssl;
– una certificazione che attesti la conoscenza della lingua;
– una giudizio sulle competenze lavorative da parte di un organismo australiano.
Il visto ETA o visto e-Visitor
Prima di prendere una decisione così importante e dare un svolta definitiva alla propria vita lavorativa sarebbe opportuno, per tutti coloro che non conoscono affatto l’Australia, fare un viaggio per iniziare a perlustrare la zona, cercare lavoro, prendere confidenza con i luoghi e la gente del posto. In questo caso tutti i cittadini italiani ed europei, in possesso di un passaporto di un Paese facente parte dell’Unione Europea, possono richiedere direttamente online, sul sito www.australia-eta.com, il visto e-Visitor. Questo visto, collegato elettronicamente al numero del passaporto, ha una validità di un anno e permette di entrare e soggiornare nel territorio australiano diverse volte ma per un periodo complessivo non superiore a tre mesi.